A proposito delle idee di Amadeo Bordiga – protagonista del movimento rivoluzionario del primo dopoguerra e difensore poi delle sue tradizioni – nel 1929 Trotsky ebbe a parlare di «pensiero rivoluzionario, vivente, muscoloso, abbondante». Bordiga ha rappresentato la parte migliore dell’intransigentismo della Seconda Internazionale e del Partito socialista italiano. Il suo è stato inoltre un milieu che avrebbe potuto dare, a condizione di un’effettiva ripresa e di un rinnovamento del marxismo, «i fuochi dell’Iskra», secondo una bella espressione di Danilo Montaldi.
Ciò non soltanto con la costituzione del Partito comunista d’Italia nel 1921, ma anche dopo la degenerazione della Terza Internazionale e nel corso della lotta contro lo stalinismo, così come nel secondo dopoguerra.
Questa possibilità è esistita fino a che, dalla metà degli anni Sessanta, la riduzione della lotta politica a propaganda, tendenza sempre presente, in forma più o meno accentuata a seconda delle circostanze, in Bordiga e nel bordighismo, è stata elevata a sistema in modo che non ha permesso né continuità né ripresa. Tuttavia la parabola del bordighismo – anche nei suoi aspetti più contraddittori – ha fatto parte a pieno titolo dello sforzo per «rovesciare lo stato di cose presente» combattendo le forze conservatrici e controrivoluzionarie e, sebbene il tentativo si sia concluso negativamente, nessuno che aspiri alla riapertura del confronto può prescindere dallo studio dell’attività di Bordiga e dei suoi compagni.


indice del volume
Introduzione
1. L’accostamento al marxismo e al movimento socialista. Caratteristiche del Psi
2. Dalla lotta contro il «bloccardismo» e contro la guerra di Libia alla Settimana rossa (1914)
3. Guerra, crisi della Seconda Internazionale e caso italiano. La defezione di Mussolini
4. La risposta di Bordiga a Mussolini, il «maggio radioso» del 1915 e l’impotenza del Psi
5. «Zimmerwald» e il silenzio di Bordiga. Analisi dell’imperialismo e «disfattismo rivoluzionario»
6. L’insurrezione di Torino nel 1917 e la Frazione rivoluzionaria intransigente
7. Dalla rotta di Caporetto all’involuzione politica della Frazione intransigente e di Bordiga
8. «Il Soviet», l’adesione del Psi alla Terza Internazionale e l’interpretazione del bolscevismo
9. I Fasci di combattimento di Mussolini e le lotte operaie nella prima metà del 1919
10. Dall’«arroccamento intransigente» di Bordiga ai moti contro il caro-vita e all’occupazione delle terre (giugno-luglio 1919)
11. Elezionisti e astensionisti. Il congresso di Bologna del Psi e le elezioni (ottobre-novembre 1919)
12. Massimalisti, astensionisti e Internazionale. Il giudizio di Lenin sul «Soviet»
13. Il dibattito sui consigli operai e la questione del partito. La riproposizione dell’astensionismo
14. Il Consiglio nazionale socialista e lo «sciopero delle lancette»
15. La rivolta di Ancona e l’incontro internazionale di Milano
16. La preparazione della scissione socialista e l’evoluzione del riformismo
17. Il secondo congresso dell’Internazionale comunista (luglio-agosto 1920)
18. La lotta contro il trattato di Versailles e l’impresa fiumana di D’Annunzio
19. L’occupazione delle fabbriche e l’organizzazione dei comunisti
20. La scissione di Livorno e l’inizio dell’offensiva fascista (gennaio-maggio 1921)
21. La discussione tra Terracini e Lenin al terzo congresso di Mosca
22. Gli Arditi del popolo e l’attività illegale del Pcd’I
23. Le tesi di Mosca sul «fronte unico» e l’interventodi Bordiga al congresso del Pcf (dicembre 1921)
24. Il primo Esecutivo allargato dell’Internazionale e il comportamento del partito italiano
25. Il congresso di Roma (marzo 1922)
26. Il «compromesso» di Bordiga con Zinov’ev
e la sconfitta dell’Alleanza del lavoro
27. Il quarto congresso dell’Internazionale: «governo operaio», analisi del fascismo e mancata risposta di Bordiga a Radek
28. L’«anno nero» e il «manifesto di Bordiga»
29. nella crisi della Terza Internazionale 1924-1925
30. La sconfitta di Lione e lo scontro con Stalin al sesto Esecutivo allargato dell’Internazionale
31. L’attività nel movimento comunista e la lettera a Korsch
32. Arresto, confino ed espulsione dal Pcd’I. Rapporti con i bordighisti emigrati all’estero
33. La tragedia della guerra civile spagnola
34. La seconda guerra mondiale, la Resistenza e il Partito comunista internazionalista
35. Il confronto Bordiga-Damen e la scissione del 1952
36. Il lavoro di Bordiga fino al 1970 e il suo «testamento politico»
37. Il «decennio della pedata» e la previsione di una nuova crisi generale del capitalismo
Schede biografiche
Nomi citati


l'autore
Corrado Basile - Alessandro Leni