Il coraggioso messaggio spirituale di Dante, ma anche politico, è stato colto raramente e troppo spesso travisato. Maria Soresina parla di un «peccato originale» commesso dai figli di Dante e dai primi interpreti i quali avevano un unico obiettivo: non quello di spiegare il poema, ma di dimostrarne la perfetta ortodossia e allontanare ogni sospetto di eresia in un’epoca di feroci persecuzioni. La loro voce, considerata autorevole, è diventata nei secoli un modello per l’interpretazione dantesca, ma è giunto il momento di rivelare anche «altre cose». L'autrice è nota soprattutto per aver analizzato la Commedia alla luce della dottrina cristiana dei catari e per aver dimostrato la tesi di un Dante eretico. Ha scritto inoltre numerosi articoli e tiene frequenti letture e conferenze in ambiti privati e pubblici sia in Italia che all’estero, oltre a videoconferenze sul Web, ottenendo lusinghieri riconoscimenti. È stata più volte intervistata dalla RAI e ha tenuto una lezione all’Università di Budapest. Sulle sue teorie è stata scritta una tesi di laurea all’Università degli Studi di Milano. Per informazioni sulla sua vita, la sua opera e le sue attività: www.segretecose.it |
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l'autrice |
Maria Soresina (Milano, 1940) è laureata in scienze politiche. Studiosa di Dante, ha pubblicato, per Moretti & Vitali: Le segrete cose. Dante tra induismo ed eresie medievali (2002 e 2010); Libertà va cercando. Il catarismo nella Commedia di Dante (2009); Mozart come Dante. Il Flauto magico: un cammino spirituale (2011); Come per i pesci il mare. Lettera sul Novecento: orrori, speranze, utopie, disincanti (2019). |