«Difatti, solo se c'è riconciliazione con tutti gli esseri viventi può aversi una vera comunità, dove non esista più il problema del potere e dell'amore, ma in cui regni la partecipazione radiante. Rimettersi in continuità, come l'albero nella natura di cui è parte integrante, è l'unica via per rigenerare la natura e rigenerare noi stessi. Potrà allora realizzarsi il pieno godimento della partecipazione al cosmo cui è possibile accedere fin da ora abbandonando il mondo del capitale.»
Jacques Camatte (1991)

Attraverso il simbolo dell'albero, che testimonia l'unione del cielo e della terra, dove brulicano molteplici forme di vita, si rappresenta in questo testo la comunità umana, che non è un'entità separata, ma esiste solo tramite l'unione con tutte le altre forme di vita, a cominciare da funghi e batteri. Si rappresenta inoltre in questo modo il rifiuto della separazione in quanto tale, ma anche di ogni unione artificiale illusoria, che si realizza mediante il dominio di un gruppo umano su di un altro.


indice del volume
Avviso-dedica a tutti coloro che rifiutano la società capitalistica
  • Tesi provvisorie
  • La rivoluzione integra
  • L'eco del tempo
  • La separazione necessaria e l'immenso rifiuto
  • Il tempo delle lamentele
  • Violenza e addomesticamento
  • A proposito della questione Sartre: il significato dell'essere
  • Emergenza
  • Evanescenza del mito antifascista
  • A proposito di Leroi-Gourhan
  • Dialogato con Bordiga
  • Emergenza e dissolvimento
  • Postludio
  • Epilogo al "Manifesto del Partito Comunista" del 1848
  • Comunità e divenire
Indice dei nomi


l'autore
Jacques Camatte