Per il lettore odierno, il nome di Ada Marchesini Gobetti è in genere legato alla pubblicazione del diario e del carteggio con il compagno Piero, raccolti nel 1991 sotto il titolo Nella tua breve esistenza, un libro che ha consentito di cogliere nella giusta luce la loro struggente storia d’amore e svelato tutta l’intensità della loro vicenda personale, intellettuale e politica. Vi si legge una profonda condivisione di pensieri, intenti e sforzi, che si dipana in un fitto intreccio di attività, combinando le energie intellettuali e i talenti in una comune impresa di conoscenza. L’“istinto antifascista” che se ne alimenta si diffonde in un continuo esercizio - che segna e coinvolge un insieme tanto d’individualità che di piccoli gruppi - di autoeducazione e reciproco aiuto, vissuti meno come valori fondanti che come esigenze pratiche d’una “progettualità diffusa” in cui si raccoglie la concezione educativa dell’azione politica propria degli allora due giovani sposi. Nello scritto introduttivo “L’educazione secondo Ada”, Angela Arceri ben colloca quella fase, e la sua tragica conclusione, come uno dei “momenti” di condensazione massima delle linee essenziali di una concezione educativa che affonda le sue radici fin nella più tenera infanzia dell’Autrice; le ritrova poi nel Diario partigiano pubblicato nel 1956, ove l’attento ed emozionante racconto della propria partecipazione alla Resistenza fa risaltare anzitutto l’esigenza vitale che la spinge ad affiancare il figlio Paolo nella lotta armata, un’esperienza la cui crudezza mette in gioco il principio fondamentale di quella che, da lì a pochi anni, sarà la sua visione della pedagogia: concedere a ognuno la libertà di essere ciò che è, e aiutarlo a condurre le sue esperienze e le sue scelte. Nel dopoguerra, questa vocazione pedagogica si sostanzia in primo luogo nell’attenzione alla letteratura, nonché al cinema, per l’infanzia, alla quale contribuisce con Storia del gallo Sebastiano (1940) e Cinque bambini e tre mondi (1952), vedendovi una delle risorse della formazione degli educatori, un tema che, nel clima socio-politico della Ricostruzione, trova un nuovo e più ampio riscontro, anche al di fuori dell’ambito scolastico, nell’associazionismo femminile. Ada intraprende allora i più seri studi della problematica pedagogica, interviene in convegni e seminari e scrive sui problemi dell’infanzia per alcune rubriche su «l’Unità», «Paese sera», «Noi Donne», partecipa alla fondazione e alla redazione delle riviste «Educazione democratica» e «Riforma della scuola», affinando nel tempo una concezione secondo cui lo sforzo di chi educa consiste nella capacità di maturare e far maturare una chiarezza e una sicurezza di ideali in chi viene educato, tale per cui quest’ultimo «possa affondare le proprie radici traendone forza per sé e coraggio di fronte agli altri». Questa visione troverà una prima esposizione sintetica nel libro Non lasciamoli soli (1958), “preambolo programmatico” alla decisione di fondare «il Giornale dei genitori», dal quale sono stati tratti gli scritti qui raccolti. L’ideazione e la realizzazione della rivista «il Giornale dei genitori», impegna Ada Marchesini Gobetti per dodici annate. Se Non lasciamoli soli si proponeva come una raccolta di «consigli ai genitori per l’educazione dei figli», la nuova impresa editoriale intende fornire alle nuove generazioni di genitori cresciute nel clima del “miracolo economico” strumenti per imparare a «sapersi muovere coi figli». In questa “sua” rivista, Ada condivide tale ambizione con molte importanti figure della cultura degli anni Cinquanta e Sessanta che vi collaborarono, ma anche e soprattutto con una nuova generazione di giovani - studiosi, scrittori, militanti - che convergono su un’idea dell’educazione come fatto sociale e umano d’interesse universale, non riducibile alle tecniche, anche quando, sui diversi temi in discussione, interroga il sapere degli “specialisti”. Per dar conto della ricca e complessa articolazione che la rivista presentò nel corso del tempo, il volume ne riporta i sommari di tutti i numeri, raccolti per annata. La postfazione di Goffredo Fofi, che fu tra i protagonisti di quell’impresa, ambienta l’esperienza della rivista nel suo panorama politico-culturale, ed elogiandone «la capacità di essere presente alla novità di quegli anni», saluta come «capolavoro pedagogico» questa raccolta di scritti.
indice del volume
Angela Arceri L’educazione secondo Ada
Ada Marchesini Gobetti
Scritti da «il Giornale dei genitori»

1959
  • 1. Devono invecchiare i giovani o i genitori ringiovanire?
  • 2. Incontri con i genitori
  • 3. Che cosa faranno da grandi
  • 4. Giovani senza radici
  • 5. Compiti e problemi di un’educazione moderna
  • 6. Da sciuscià a cittadini
  • 7. Un Natale tutto per loro
    1960
  • 8. Scuole di genitori
  • 9. Analfabetismo sessuale
  • 10. Associarsi per meglio educare
  • 11. Discorso sulla Costituzione
  • 12. “Né filistei né libertini”
  • 13. Protagonisti, non spettatori
  • 14. Postilla: i giochi di guerra
  • 15. Una famiglia “nuova”
  • 16. La conquista del Polo Sud. I ragazzi domandano
    1961
  • 17. La scuola italiana oggi, ovvero la botte dell’aceto
  • 18. Maturazione e responsabilità
    1962
  • 19. Indulgenti e no
  • 20. Del compromettersi
  • 21. “Diversi” da noi
  • 22. «All’ armi, siam fascisti!»
  • 23. Quando non si deve obbedire
  • 24. Le vacanze che non abbiamo
  • 25. Non tattica, ma chiarezza
  • 26. Non basta togliere il latino
    1963
  • 27. Le piccole e le grandi virtù
  • 28. Anche la scuola ha bisogno dei genitori
  • 29. Un mondo adolescente
  • 30. Il silenzio dei figli
  • 31. Elogio della pigrizia
  • 32. Il corpo della scuola
  • 33. I genitori “illegittimi”

    1964
  • 34. Gli adolescenti e l’amore
  • 35. La Resistenza, i genitori, i figli
  • 36. Bilancio del Festival del Cinema di Venezia
    1965
  • 37. Un rapporto nuovo
  • 38. Genitori brava gente
  • 39. La Rai Tv risponde alle nostre proposteper il cinema dei ragazzi
  • 40. Voglio essere una vera “donna”
  • 41. Prepariamoli alla scuola
  • 42. I genitori che non esistono(In margine alla mostra d’arte cinematografica)
  • 43. Chiarezza e coerenza
  • 44. Solitudine della famiglia
    1966
  • 45. Il punto di partenza
  • 46. Nasce il primo bambino
  • 47. Un aiuto indispensabile
  • 48. I fratelli
  • 49. Dovrebbero vederli anche i genitoriLa XIII Mostra Internazionale del Film per Ragazzi
  • 50. Nonni si diventa
    1967
  • 51. Parliamo d’ amore non di sesso soltanto
  • 52. Un atto di giustizia democratica
  • 53. La scuola per l’infanzia educa anche i genitori
  • 54. Quando si litiga
  • 55. Si può ancora parlare di cinema per ragazzi?
  • 56. Le vacanze dei bambini al “Girasole”
  • 57. La famiglia domani
    1968
  • 58. Gli studenti hanno ragione
  • 59. Tradizione e novità dopo il Concilio
  • 60. Scuola per l’ infanzia, scuola per la libertà
  • Goffredo Fofi Postfazione
  • Indice dei nomi