Tra antiche profezie maya e Trattato del Libero Commercio, nelle profondità inaccessibili della Selva Lacandone e nel salotto turistico di San Cristóbal de Las Casas, con fucili di legno, machetes, kalaschnikov, usando moderni strumenti di comunicazione e sfruttando sapientemente i mass media, gli indios (e non) del Comitato Clandestino Rivoluzionario indigeno e dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale combattono, per sopravvivere, la loro battaglia di una guerra da tempo iniziata e di cui non si intravede la fine.
Nel farlo non difendono solo la loro spravvivenza, ma prefigurano un modello di organizzazione sociale (non solo caontadina) libero dai condizionamenti delle passate ideologie (marxiste-leniniste, maoiste, casstro-guevariste, cristiane) anche se orientato, nei fatti, in senso comunistico e libertario. Dal diario di viaggio dei curatori, che percorrono quei luoghi alla vigilia dell'insurrezione, dalle cronache riportate dai quotidiani italiani, francesi, spagnoli, inglesi, americani e messicani; dalla contestualizzazione della rivolta nel presente messicano e nella storia della resistenza indiana; infine, ma soprattutto, dai documenti dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno e dagli scritti del Subcomandante Insorto Marcos, emergono informazioni che i lettori possono usare per capire ciò che sta accadendo, è accaduto e accadrà in quella e in altriè non dissimili situazioni. |
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indice del volume |
Presentazione della collana
di Roberto Lionetti Introduzione di Piero Coppo e Lelia Pisani
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gli autori |
Piero Coppo
Lelia Pisani |